Sulla gente che si accalora in rete...

Continuo a vedere gente che si accalora, in rete. Gente che si arrabbia, che  grida allo scandalo, che contesta, che critica. Gente che proprio non ce la fa, a farsi la sua vita (aka i cazzi propri) e a lasciar campare gli altri, a lasciare che facciano le proprie cose come meglio credono, fintanto che esse non vengano a nuocere.

Se guardo con maggiore attenzione, però, mi accorgo che, nella stragrande maggioranza dei casi, il problema di fondo è tutto qui: questi personaggi si arrabbiano, criticano, puntano il dito e si scaldano perché si sentono minacciati, perché temono chissà quale pericolo o addirittura perché soffrono, per quello che gli altri sono, pensano o fanno.

Soffrono maledettamente e, quasi sempre, fanno la sola cosa che non dovrebbero mai fare: salgono sullo scranno della loro coscienza saldissima, valutano, giudicano, emettono il loro verdetto e poi chiedono l'appoggio degli altri, per avvalorare il loro giudizio, per sentirsi forti della loro intransigenza, di un rigore logico e morale ostentati come scudi che brillano al sole dopo una vittoria.

Lasciatemi provare a parlar loro con schiettezza e sincerità. Non servirà a molto, lo so, ma se non ci provassi non mi sentirei a posto con la coscienza, che mi chiede di intercedere. Io ci provo, li guardo in faccia e glielo dico...

Perdonatemi se ve lo faccio notare, ma questo atteggiamento denota chiaramente una cosa: siete dei frustrati, degli sfigati colossali, dei perdenti. E ve ne rendete conto perfettamente. Continuate a simulare di ritenervi superiori, a millantare con voi stessi improbabili trionfi, ma ogni volta che vi guardate allo specchio vi sentite dei falliti, perché siete sfacciatamente sicuri che dovreste essere arrivati molto più in là, nella vita, di dove invece siete.

Non riuscite ad arrampicarvi e a scalare la montagna che vi siete deliberatamente imposti di conquistare, e allora tirate sassi a quelli che percepite essere arrivati più in alto, per farli cadere giù e per stargli davanti per sottrazione, dove non riuscite per addizione. Siete dei perdenti, lo ribadisco. E la cosa più triste è che perdete soprattutto perché non siete capaci di calcolare il punteggio, e questo vi porta a credere che ad essere in vantaggio siano "giocatori" che invece magari stanno perdendo, e che spesso non stanno nemmeno giocando contro di voi.

Non andreste da nessuna parte da soli, proprio perché siete dei perdenti, ma la vostra vigliaccheria vi induce a fare branco. Voi non vi palesate al "nemico" per affrontarlo faccia a faccia, ma sparate il vostro giudizio in rete, dove sapete che ci saranno decine di vigliacchi come voi, pronti a darvi bordone e a coalizzarsi contro qualunque cosa. Perché in rete essere contro funziona bene. Anzi, molto spesso sembra che il NO e l'odio siano le sole cose che funzionino, sul web.

Lasciatevi dare un consiglio, dunque, prima che la rete diventi il nemico pubblico numero uno della civiltà e della decenza: guardatevi ancora una volta nello specchio e abbiate il coraggio di confessarvelo, che siete dei miserabili. State male, soffrite, vi arrovellate, ma la colpa è solamente vostra. Volete guarire? Fatevi un grande regalo: siate sinceri con voi stessi, sfogate la rabbia e il dolore con un bello sputo dritto sullo specchio e voltate pagina.

Da domani, datemi retta, se qualcosa che leggete in rete non vi piace e non vi danneggia davvero, tirate dritto e ignorate. Sarà la più grande sconfitta per quelli che temete, perché in fondo i grandi casini che finora avete generato in rete si sono sempre rivelati delle grandi vittorie per loro. E voi questo non lo volete, vero?

Allora voltate pagina e iniziate a guardare voi stessi, la vostra strada, i vostri sogni e quello che siete, premurandovi di adeguarvi a quello che vorreste essere, piuttosto che attaccare quelli che ritenete incarnare il vostro ideale o quelli che si collocano all'esatto opposto. Voi non avete la verità assoluta, nelle vostre tasche e il vostro metro di giudizio è falsato dall'astio, dalla rabbia e dalla stupidità.

Cambiate voi stessi e cambierete il mondo. Questa è la sola verità.

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